VITTORIO SERMONTI: 

RITRATTO DI UN - GRANDE - "DANTISTA".



Letteratura 

 

Vittorio Sermonti

 

Narratore, saggista, traduttore, regista, attore. Vittorio Sermonti (1929-2016): note biografiche di un grande divulgatore. 

 

Vittorio Sermonti era nato a Roma il 26 settembre del 1929, sesto di sette fratelli, da padre avvocato di modestissime origini pisane, e madre di cospicua famiglia palermitana.

Da bambino vedeva circolare in casa dei nonni e degli zii materni notevoli personaggi: da Vittorio Emanuele Orlando (suo padrino di nascita) a Luigi Pirandello, da Alberto Beneduce a Enrico Cuccia.

Freelance ostinatissimo, nelle vesti più disparate - narratore, saggista, traduttore, regista di radio e tv, giornalista, docente di Italiano-Latino al liceo «Tasso» di Roma (1965-1967), e di tecnica del verso teatrale all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1973-1974), consulente CEE (1985-1988), poeta e lettore di poesia - Vittorio Sermonti si è sempre occupato dell’energia vocale latente nei testi letterari; insomma, del rapporto fra la scrittura e la voce.

Cresciuto nel perimetro di Niccolò Gallo con Giorgio Bassani, Cesare Garboli, Antonio Delfini, Pier Paolo Pasolini, Goffredo Parise, e molti altri, promosso per le stampe da Roberto Longhi ( è stato redattore di «Paragone» dal 1954), Sermonti si è laureato con lode (1963) alla Sapienza di Roma in Filologia Moderna, con una tesi su Lorenzo Da Ponte (relatori, Natalino Sapegno e Giovanni Macchia).

Per meno di un anno (1956) è stato iscritto al P.C.I. Nel 1956-57 ha vissuto a Brema, nel 1967-68 a Praga, nel 1975-79 a Torino, dove ha diretto il Centro Studi del Teatro Stabile.

Ha collaborato a vario titolo con diversi giornali (L’Unità, 1979-82; Il Mattino, 1985-86; Corriere della Sera, 1992-94).

Nelle sue centoventi regie per la radio (1958-1984), ha lavorato con i più grandi attori del tempo: da Renzo Ricci a Vittorio Gassman, da Paolo Poli a Carmelo Bene, da Sarah Ferrati a Valeria Moriconi.

Tra il 1987 e il 1992 ha registrato per Raitre l’intera Commedia introdotta da cento racconti critici sotto il titolo La Commedia di Dante, raccontata e letta da Vittorio Sermonti; tra il 1995 e il 1997 ne ha replicato la lettura, ampliando le introduzioni, nella basilica di San Francesco a Ravenna, davanti a migliaia di persone di ogni età, ceto, grado di istruzione; tra il 2000 e il 2002, aggiornando via via la parte critica, ai Mercati di Traiano e al Pantheon di Roma; dal 2003 al 2005 a Firenze (Cenacolo di Santa Croce) e a Milano (S. Maria delle Grazie); nel 2006 a Bologna (Santo Stefano).

In letture di singoli canti si è prodotto per tutta Italia, ma anche in Svizzera, Spagna, Regno Unito, Argentina, Cile, Uruguay, Israele, Turchia.

Nell’autunno 2006 (Milano, Santa Maria delle Grazie) e nell’autunno 2007 (Roma, esedra del Marco Aurelio nei Musei Capitolini) ha letto i XII libri dell’Eneide tradotti da lui. Fra l’autunno 2009 e la primavera 2010 ha registrato per intero - con la regia di Ludovica Ripa di Meana e a loro spese - la versione definitiva dei cento commenti/racconto e delle cento letture della Commedia di Dante, dei dodici libri dell’Eneide e di 14 «racconti verdiani».

Nel giugno 2012 ha registrato - stessa regia, stesso finanziamento - le Metamorfosi di Ovidio nella sua traduzione.

Residente da sempre a Roma, Sermonti ha soggiornato per molti anni e in epoche diverse a Milano.

In prime nozze con Samaritana Rattazzi ha avuto tre figli: Maria, Pietro e Anna; ha vissuto per oltre trent’anni a Roma con Ludovica Ripa di Meana, poetessa, che ha sposato nel 1992.

Membro d’onore della «Dante Alighieri» di Parigi, membro dell’Accademia Virgiliana di Mantova e dell’Aspen Institute Italia, Sermonti è stato cittadino onorario di Ravenna e di Palermo.

A marzo 2016 ha ricevuto il Premio Nazionale per la traduzione, a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la seguente motivazione: “per aver tradotto con particolare acume interpretativo ed una scrittura agile ed elegante la letteratura classica e aver affrontato le letture dantesche riconsegnando alla contemporaneità la più profonda essenza dell’opera del Poeta”.

Vittorio Sermonti si è spento a Roma il 23 novembre del 2016, all'età di 87 anni.