Ivanoe Bonomi 

 

La figura di Ivanoe Bonomi (1853-1951): giornalista, avvocato, politico, nonché brillante storico. Il ritratto di un grande protagonista della Storia d’Italia. Il III Municipio di Roma gli ha dedicato una via nel quartiere Val Melaina.     

 

Ivanoe Bonomi nasce a Mantova il 18 ottobre del 1873. Laureatosi in Scienze naturali nel 1896 e in Giurisprudenza nel 1900, prima dell’avvento del fascismo è già parlamentare, Ministro dei Lavori Pubblici, Ministro della Guerra, Ministro del Tesoro e Presidente del Consiglio.

Di orientamento social-liberale, “interventista” nella Prima guerra mondiale, nel 1921 non esita nell’ordinare ai carabinieri di bloccare, anche con le armi, gli squadristi che marciano sulla “rossa” Sarzana (in provincia di La Spezia).

Nel 1923 si ritira dalla vita pubblica dedicandosi agli studi storici, ma non interrompe i contatti personali con esponenti cattolici, liberali, socialisti e comunisti.

Nel 1942 fonda il giornale clandestino di orientamento liberale “Ricostruzione” e non si esime dal mantenere rapporti con la monarchia e il generale Pietro Badoglio, anche se quando i tedeschi occupano Roma preferisce  rifugiarsi in Laterano.

Il 9 settembre 1943 propone e fa approvare dai rappresentanti di tutti i partiti antifascisti l’ordine del giorno che segna la nascita del CLN, e sarà proprio lui il primo presidente del Comitato di Liberazione Nazionale. In tale veste guiderà anche il primo governo dopo la liberazione di Roma (4 giugno 1944), fino a quella di Milano (25 aprile 1945).

L’arrivo in Italia di Palmiro Togliatti e la sua “svolta di Salerno” - con l’accantonamento del problema istituzionale - contribuiscono a rendere più facile all’anziano statista la sua opera di mediazione, che porterà nell’immediato dopoguerra all’affermarsi del partito della Democrazia Cristiana.

Consultore nazionale, deputato alla Costituente dell’Unione Democratica Nazionale, Bonomi rappresenta l’Italia alla Conferenza di pace nel 1947, ed è il candidato naturale alla guida del primo Senato della Repubblica, che presiede fino alla morte, avvenuta a Roma il 20 aprile del 1951, all’età di 78 anni.  

Ivanoe Bonomi, che nel 1943 è stato il primo presidente della rinata Federazione della stampa sciolta dal fascismo, ha lasciato una vasta produzione di saggi storici.

A lui sono intitolate numerose strade a Roma, Mantova e in altre città italiane. Portano il suo nome anche molti circoli culturali, scuole pubbliche e Centri studi. 

 

13/4/2018