I "POOH":
UNA STORIA LUNGA 50 ANNI
[In ricordo di Stefano D'Orazio]
“Pooh”
Una storia lunga 50 anni
Il gruppo nasce nel 1962 come Jaguars, ma la sua stabilità a livello di elementi si ha solo tre anni dopo con Valerio Negrini alla batteria, Mauro Bertoli e Mario Goretti alle chitarre, Giancarlo Cantelli (poi Gilberto Faggioli) al basso e Bruno Barraco (poi Bob Gillot) alle tastiere.
Firmano il loro primo contratto nel 1966 con il nuovo - e definitivo - nome di Pooh.
In poco tempo avvengono diversi avvicendamenti con l’uscita di Gillot e Faggioli e l’entrata al loro posto di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli; qualche anno dopo anche Bertoli lascia il gruppo che da quel momento rimarrà formato da quattro elementi.
Il grande successo arriva nel 1968, quando “Piccola Katy” scala molte posizioni in hit parade. Poco dopo anche Goretti lascia la band e al suo posto entra Dodi Battaglia; il gruppo così formato dura fino al 1971 con l’avvicendamento Negrini-Stefano D’Orazio, anche se l’ex batterista rimane dietro le quinte come paroliere. Sono gli anni di “Tanta voglia di lei” e della registrazione di alcuni brani in inglese, di “Noi due nel mondo e nell’anima” e “Nascerò con te”. Avviene poi l’ultimo avvicendamento, poiché, per dissapori con il produttore artistico, Riccardo Fogli lascia la formazione - per intraprendere la carriera da solista - ed entra Red Canzian. Tale gruppo rimarrà così fino al 2009, quando anche Stefano D’Orazio decide di lasciare la formazione.
Le produzioni musicali si alternano a grandi successi e minori vendite, a causa dei cambiamenti di stile sia musicale che di testi voluti dal loro produttore, come “I Pooh 1971-1974”, “Un po’ del nostro tempo migliore” e “Forse ancora poesia”: alla fine quindi decidono di auto prodursi.
La scelta sembra sortire l’effetto sperato e infatti l’album “Poohlover” (1976) riporta il gruppo sulla cresta dell’onda, e l’anno successivo sono protagonisti di un tour negli stadi e di diverse apparizioni in programmi televisivi. Gli anni ’80 vedono i Pooh impegnati nella continua produzione di album di buona fattura, in certi casi anche con tematiche impegnative come l’ecologia e la politica, ma sono anche di grande impatto le sperimentazioni musicali con nuove sonorità e ripresa di stili passati, e continuano così anche negli anni successivi, alternando sempre album di buona produzione a qualcuno di spessore minore. Nel 1990 partecipano al Festival di Sanremo con “Uomini soli”, trionfando. È del 2002 la loro prima opera teatrale, “Pinocchio”, ispirata alla favola di Carlo Collodi e interpretata dagli attori della Compagnia della Rancia; ripeteranno l’esperienza nel 2010 con “Alladin”.
Il 28 settembre del 2015, nel corso di una conferenza stampa, il gruppo musicale comunica la decisione di sciogliersi entro la fine del 2016.
Ma la loro storia si conclude con una “Reunion” - sul palco assieme a Roby Facchinetti, Red Canzian e Dodi Battaglia anche gli “storici” del gruppo, Stefano D'Orazio e Riccardo Fogli, per tre ore di concerto per «L'ultima notte insieme» - ideata per incontrare i numerosissimi fan in varie città italiane, e con i concerti a San Siro il 10 e l'11 giugno, all'Olimpico il 15 giugno, allo Stadio San Filippo di Messina il 18 giugno, l'8, 9 e 11 settembre all'Arena di Verona, e un successivo tour nei palasport, tra ottobre e novembre.
Ed è proprio l'album live “Pooh 50 - L'ultima notte insieme”, che racchiude in un triplo disco oltre 50 canzoni e 4 brani inediti, a guidare la classifica dei dischi più venduti nella settimana dal 16-22 settembre 2016.
I Pooh: un successo senza età!