Giovanni Bosco: una vita per i giovani.

 

Sono trascorsi 130 anni dalla sua scomparsa, ma la forza del suo messaggio - e dei valori intrinseci ad esso - non ha subìto i segni del tempo. Vi resiste e si perpetua rinnovandosi, rinascendo e crescendo accanto ai tanti giovani che nelle varie epoche, in una prospettiva diacronica, hanno continuato e continuano a seguire il cammino da lui tracciato. 

Ripercorriamo allora le tappe principali della vita e dell’opera di Giovanni Bosco (1815-1888). Fondatore delle Congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, profondamente radicate nel territorio del III Municipio di Roma - Parrocchia Santa Maria della Speranza, Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, Università Pontificia Salesiana -, fu canonizzato da Papa Pio XI nel 1934.  

 

Giovanni Melchiorre Bosco nacque il 16 agosto del 1815 in una famiglia contadina a Becchi Castelnuovo d'Asti (oggi rinominata Castelnuovo Don Bosco). Rimasto orfano di padre a soli due anni, maturò la sua vocazione a cominciare dal noto sogno profetico avuto all’età di 9 anni[1], guidato dall'amore tenero e forte di Mamma Margherita. Nel 1841, giovane prete, arrivò a Torino e cominciò ad esplorare la città per farsi un'idea delle condizioni materiali e spirituali dei giovani.

Ne rimase sconvolto: ragazzi orfani che vagabondavano per le strade, disoccupati, sbandati pronti a qualsiasi cosa.

Fu profondamente impressionato dal constatare come tanti di questi giovani finissero in galera e capì di non poter rimanere indifferente a tutto ciò. Decise quindi di agire subito per cercare di sanare, come possibile, la difficile situazione. Per questo aiutò i ragazzi a cercare lavoro, si prodigò per ottenere condizioni migliori a chi era già occupato e fece scuola ai più volonterosi.

Nacque così nella periferia torinese il primo oratorio. Nell'aprile del 1846 Don Bosco aprì a Valdocco, nella 'casa Pinardi', un oratorio intorno al quale nascerà con il tempo il grandioso complesso della casa-madre dei Salesiani. Il problema di accogliere non per alcune ore ma a tempo pieno ragazzi senza casa diventò per lui fondamentale, anche se il vero problema rimarrà per sempre quello dei finanziamenti. La sua prima benefattrice non fu una contessa ma Mamma Margherita, che vendette i pochi ori di famiglia per sfamare quei poveri ragazzi. A 59 anni lasciò tutto per fare da “mamma” ai ragazzi di suo figlio Giovanni. Tra i giovani che Don Bosco curò, qualcuno gli chiese di 'diventare come lui', e così nacque la 'Società di San Francesco di Sales', i Salesiani. Si iniziò a dare ai giovani non solo pane e casa, ma si assicurò loro una istruzione professionale e religiosa e la possibilità di inserirsi nella vita sociale con buoni e onesti contratti di lavoro.

Uomo di straordinaria intelligenza, tanto da essere spesso consultato da Papa Pio IX, Don Giovanni fu dotato di un carisma non comune. Costruì la Basilica di Maria Ausiliatrice e portò a termine l'edificazione della Chiesa del Sacro Cuore a Roma, in via Marsala. Nel 1872, instancabile, fondò la Congregazione femminile delle Figlie di Maria Ausiliatrice: le Suore Salesiane. Gli anni successivi videro Don Bosco protagonista di straordinarie e intensissime attività. Diede dunque inizio all'attività missionaria con l'invio della prima spedizione in Argentina, nel 1875.

Si spense a Torino il 31 gennaio del 1888.

Don Bosco venne dichiarato Beato il 2 giugno 1929 e Santo il 1° aprile 1934, giorno di Pasqua, da Pio XI che lo aveva conosciuto personalmente. Inoltre il 31 gennaio 1958 Pio XII, su proposta del Ministro del Lavoro, lo dichiarò “patrono degli apprendisti italiani, dei giocolieri e dei saltimbanchi”.



 

[1]

A nove anni ebbe un sogno profetico: gli sembrò di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a giocare, alcuni dei quali, però, bestemmiavano. Subito Giovanni si gettò sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: "Non con le percosse, ma con la bontà e l'amore dovrai guadagnare questi tuoi amici. Io ti darò la Maestra sotto la cui guida puoi divenire sapiente, e senza la quale, ogni sapienza diviene stoltezza". Il personaggio era Gesù e la Maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandonò per tutta la vita e che onorò con il titolo di "Ausiliatrice dei cristiani". Fu così che Giovanni volle imparare a fare il saltimbanco, il prestigiatore, il cantore, il giocoliere, per poter attirare a sé i compagni e tenerli lontani dal peccato. "Se stanno con me, diceva alla mamma, non parlano male".  

 

10/4/2018