Gino Cervi

 

 

Versatile e comunicativo, Gino Cervi (1901-1974) è stato tra gli attori italiani più noti e significativi per l’accattivante carisma scenico, la serietà del suo lavoro e l’impegno costante dimostrato in oltre quarant’anni di carriera.

Il III Municipio di Roma gli ha dedicato un Viale nel quartiere Vigne Nuove.

 

Gino Cervi nasce a Bologna, il 3 maggio del 1901. Figlio di Antonio Cervi, un critico teatrale de "Il Resto del Carlino", esordisce nel 1924 lavorando con le maggiori compagnie teatrali italiane.

Il primo ruolo cinematografico arriva nel 1932 con "Frontiere" di Gennaro Righelli. Ma con il regista Alessandro Blasetti diventa l'attore più popolare degli anni Trenta in "Ettore Fieramosca" (1937), "Un'avventura di Salvator Rosa" (1939), il kolossal "La corona di ferro" (1941), e la commedia "Quattro passi tra le nuvole" (1942), dove Cervi interpreta un memorabile commesso viaggiatore.

Con il regista Mario Camerini gira "Una romantica avventura" (1940) e "T'amerò sempre" (1943). Nel 1940 interpreta due film drammatici, "Tristi amori" di Carmine Gallone e "La peccatrice" di Amleto Palermi, in cui Cervi recita il ruolo di un ragioniere insensibile e perbenista.

Tra le altre interpretazioni ricordiamo "Le miserie del signor Travet" (1945) di Mario Soldati, per cui ebbe il primo di due Nastri d'argento; "La signora senza Camelie" (1953) di Michelangelo Antonioni; "Stazione Termini" (1953) di Vittorio De Sica; il comico "Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo" (1956) di Mauro Bolognini; il grottesco "Anni ruggenti" (1962) di Luigi Zampa; "Lunga notte del '43" (1960) di Florestano Vancini, dove tratteggia la figura di un gerarca fascista.

Nel 1953 ottiene il secondo Nastro d'argento per il complesso delle sue interpretazioni.

I ruoli che però gli daranno fama internazionale sono il sindaco comunista Peppone, nei cinque film ispirati al Don Camillo di Giovannino Guareschi girati con Fernandel (Don Camillo,1952, Il ritorno di Don Camillo, 1953, Don Camillo e l’onorevole Peppone, 1955, Don Camillo monsignore ma non troppo, 1961, Il compagno Don Camillo, 1965) e il personaggio del commissario Maigret, di Georges Simenon, che l'attore interpreta per una serie di indimenticabili sceneggiati per la televisione italiana. Il successo del Maigret televisivo porterà Gino Cervi ad interpretare il personaggio di Simenon anche sul grande schermo, in Maigret a Pigalle (1966).

L'attore bolognese si spegne a Punta Ala, in provincia di Grosseto, il 3 gennaio del 1974, all’età di 73 anni.