Gino Bartali
Il 18 luglio del 1914 nasceva Gino Bartali, uno dei maggiori campioni italiani di ciclismo: tre volte vincitore del Giro d’Italia e due volte del Tour de France.
Con il passare dei decenni, aumenta il numero degli sportivi italiani che sono divenuti leggenda e, spesso, icona dello sport praticato ad altissimi livelli. Uno di questi è sicuramente Gino Bartali, nato a Ponte a Ema, frazione del Comune di Bagno a Ripoli (in provincia di Firenze) il 18 luglio del 1914 e morto a Firenze il 5 maggio del 2000.
Ciclista su strada e dirigente sportivo italiano, è stato professionista dal 1934 al 1954, vincendo tre Giri d'Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni Trenta e Cinquanta. Fu epica la sua rivalità con un altro grande campione del ciclismo: Fausto Coppi. Competizione "umanizzata" peraltro dal celebre scambio della bottiglietta d'acqua, immortalato in una foto del Tour de France del 1952.
L'Italia dell'immediato dopoguerra era evidentemente assai diversa da quella contemporanea, anche sul piano della diffusione dello sport e della sua fruizione popolare. Il ciclismo, forse secondo solo al calcio, catalizzò in quegli anni - grazie alla radio - l'attenzione di milioni di italiani, pronti a dividersi per i due campioni. Non va dimenticato poi che la vittoria di Bartali al Tour del 1948 - il 15 luglio - contribuì notevolmente ad “allentare” il clima di tensione seguito all'attentato a Palmiro Togliatti - 14 luglio ’48 -.
Così scrisse infatti in quei concitati giorni Emilio De Martino, il direttore della 'Gazzetta dello Sport': “Sembra quasi che, risorgendo Bartali nella stessa corsa che vinse tanti anni fa, risorgano tutti gli uomini sani che parevano già stanchi e che invece riprendono, con repentine energie, il loro cammino illuminati dalla splendente fiaccola di un maestro non soltanto di eccellenza sportiva, ma di tutti quei valori che costituiscono il vero uomo”.