Ettore Bernabei
Il ritratto di un “uomo di fiducia”
Nato a Firenze il 16 maggio del 1921, laureato in Lettere moderne all’Università di Firenze, Ettore Bernabei si era affacciato al giornalismo nel 1946. Giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1° gennaio 1947, è stato direttore del quotidiano cattolico fiorentino “Giornale del Mattino” dal 1951 al 1956, quando chiamato a Roma dall’allora segretario della Democrazia Cristiana Amintore Fanfani, ha assunto la direzione del quotidiano “Il Popolo”, organo ufficiale del partito.
Direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, all’epoca del monopolio televisivo, è stato un cultore del giornalismo di qualità che, per quasi quindici anni, ha visto la Rai impegnata ad investire nel prodotto e nella valorizzazione dei talenti. Una Rai impegnata a garantire il pluralismo, dando adeguato spazio nelle Tribune politiche anche alle forze minori, ma soprattutto alla diffusione della cultura, con un occhio sempre attento al linguaggio e al rispetto della persona.
Tra le sue “creature”, Tv7, gli sceneggiati tratti da grandi opere letterarie come l’Odissea, i romanzi di Lev Tolstoj, Alessandro Manzoni, Archibald Cronin, le serie tv Gli Atti degli Apostoli per la regia di Roberto Rossellini, Mosè e Gesù di Nazareth diretti da Franco Zeffirelli.
Successivamente, dopo una parentesi alla guida della finanziaria dell’Iri, Italstat, ha fondato la casa produttrice Lux Vide che ha portato la Bibbia sugli schermi di tutto il mondo con il massimo degli ascolti, ha rivisitato capolavori (Anna Karenina, Guerra e pace) e continua a conquistare i telespettatori con la fortunata fiction Don Matteo, nata da una sua idea ispirata dal padre Brown di Chesterton, oltre a tante altre tra cui Atelier Fontana, le sorelle della moda.
Cattolico praticante, sposato con Elisa Gallucci nel 1946 e padre di 8 figli, è stato sempre molto vicino al Vaticano, tant’è che in occasione del suo novantesimo compleanno, il 16 maggio 2011, ha tenuto una lectio magistralis alla Pontificia Università Lateranense.
Era considerato un bigotto, ma è stato proprio lui a lanciare le gemelle Kessler, anche se all’inizio provvedendo a coprir loro le gambe con degli spessi collant neri. Censurati, invece, a Canzonissima 1962, il “comunista” Dario Fo e Franca Rame “per ragioni di buon senso”.
Tra i suoi libri ricordiamo “L’uomo di fiducia” (Oscar Mondadori), intervistato da Giorgio Dell’Arti.
Ettore Bernabei si è spento all’Argentario, dove si trovava in vacanza con la famiglia, il 13 agosto del 2016, all’età di 95 anni.
14/8/2016